Più Sani

La ritenzione idrica è un disturbo molto diffuso, soprattutto nelle donne, che può rappresentare non solo un problema estetico, ma anche di salute.

Cos’è e come si manifesta

Il termine “ritenzione idrica” indica quella condizione caratterizzata da accumulo di liquidi negli spazi tra le cellule dell’organismo dovuto a uno squilibrio tra il sistema venoso e quello linfatico. I segni più evidenti sono gonfiore ed edema, soprattutto a livello di gambe, caviglie, cosce, glutei e addome, con sensazione di pesantezza e, spesso, presenza di cellulite e inestetismi cutanei. Un modo semplice per valutare la ritenzione idrica consiste nel premere con forza il pollice sulla coscia per qualche secondo: se dopo aver tolto il pollice vi rimane l’impronta si ha presenza di ritenzione ed edema.

Cause

Se la causa della ritenzione idrica può essere ricondotta a patologie (ipertensione, insufficienza renale, cardiopatie, epatite ecc) o all’assunzione per lunghi periodi di farmaci (antinfiammatori, cortisonici, anticoncezionali orali, ormoni per la menopausa ecc), è indispensabile affidarsi alle indicazioni e prescrizioni di medici specialisti.In assenza delle patologie sopra indicate, la ritenzione idrica si può manifestare per periodi brevi, ad esempio nel periodo premestruale o mestruale perché dovuta a variazioni ormonali, o per periodi più lunghi se causata da fattori legati a uno scorretto stile di vita. In questo caso correggendo e modificando abitudini alimentari e comportamentali scorrette o dannose si possono avere evidenti benefici sulla ritenzione idrica.

 

Le principali e riconosciute cause responsabili di ritenzione idrica sono: fumo, eccessivo consumo di alcolici, assunzione di cibi salati, sovrappeso, sedentarietà, uso frequente di tacchi troppo alti o scarpe rasoterra, abiti troppo stretti.

Consigli per ridurre e prevenire la ritenzione idrica

  • Ridurre il consumo di sale.
    Alcuni cibi sono ricchi di sale in particolare: insaccati e salumi, formaggi stagionati, cibi conservati, snack confezionati (patatine, noccioline ecc). Il sale da cucina (cloruro di sodio), se consumato in eccesso, altera l’equilibrio salino sodio/potassio nell’organismo e aggrava la ritenzione idrica.
  • Eliminare o ridurre il fumo.
    È dimostrato che il fumo ha numerosi effetti nocivi, anche a livello della circolazione.
  • Ridurre il consumo di bevande alcoliche.
    Vino, birra e alcolici in genere hanno il doppio svantaggio di apportare pochi liquidi e molte calorie.
  • Non indossare abiti troppo stretti e scarpe o con tacco troppo alto o senza tacco (ballerine).
    Un uso prolungato o abituale di questo tipo di abbigliamento provoca danni alla normale circolazione del sangue.
  • Non stare per lungo tempo fermi in piedi o seduti.
    Se si è costretti a stare a lungo in piedi o seduti è consigliato, ogni tanto, cambiare posizione, alzarsi e muovere gambe e piedi per stimolare la circolazione; quando si è sdraiati, può essere utile mettere un cuscino sotto i piedi per tenere sollevate le gambe e favorire il ritorno venoso.
  • Perdere peso se si è in sovrappeso o obesi.
    Obesità e sovrappeso favoriscono la ritenzione idrica oltre la comparsa di malattie anche gravi.
  • Ridurre il consumo di carboidrati e zuccheri.
    Gli alimenti e bevande ricchi di carboidrati e zuccheri, soprattutto se raffinati, sono poveri di fibre, ricchi di calorie e possono portare ad aumento di peso e perciò a un maggior rischio di ritenzione idrica.
  • Idratarsi adeguatamente.
    L’organismo ha bisogno di almeno 1,5 litri di acqua al giorno; il fabbisogno aumenta nel periodo estivo, quando si fa sport, si suda o se le urine diventano scure e di cattivo odore. Quando il corpo è poco idratato tende a trattenere acqua che si accumula fra le cellule dell’organismo, soprattutto nelle zone più ricche di grasso, ed è più facile che si presenti ritenzione idrica.
    L’acqua rappresenta, infatti, un semplice e sicuro rimedio per contrastare la ritenzione idrica.
  • Consumare alimenti e verdure ricchi di fibre.
    Le fibre aumentano la motilità intestinale e combattono la stitichezza, che impedisce il deflusso venoso, causando gonfiore a livello intestinale.
  • Consumare frutta e alimenti ricchi di Vitamina C.
    La frutta acidula (arance, ananas, kiwi, limoni ecc) e diverse verdure (broccoli, lattuga, radicchio, spinaci, pomodori, cavoli ecc) sono ricchi di Vitamina C (acido ascorbico) che ha azione protettiva a livello dei capillari sanguigni.
  • Svolgere attività fisica.
    La sedentarietà favorisce la ritenzione idrica. Le attività fisiche più indicate per controllarla (da fare almeno 2-3 volte a settimana) sono nuoto, acquagym, camminate, palestra con esercizi specifici per tonificare gambe, favorire il ritorno venoso, rinforzare i muscoli, migliorare la circolazione e bruciare calorie.
  • Fare messaggi drenanti e pressoterapia.
    Questi trattamenti localizzati e non invasivi aiutano a stimolare la circolazione sanguigna, soprattutto a livello di gambe e glutei, e favoriscono l’eliminazione di liquidi in eccesso.
  • Usare integratori contenenti rimedi naturali.
    Diverse sostanze naturali hanno una dimostrata azione drenante e favoriscono l’eliminazione di liquidi in eccesso e tossine attraverso le urine. Il loro uso può avvenire attraverso tisane o integratori in compresse, da assumere nel corso della giornata, molto più efficaci perché contenenti concentrazioni più elevate di principi attivi cioè di sostanze efficaci.

D- Dren compresse, integratore della Linea Più Facile, è stato formulato per questo scopo infatti contiene estratti vegetali di:

  • Orthosiphon o tè di Giava che favorisce l’eliminazione di urea, sostanze azotate, cloruro, sodio.
  • Pilosella che facilita la diuresi e aumenta l’eliminazione dell’urina.
  • Cacao, con riconosciute proprietà drenanti, depurative e tonificanti.

D-Dren favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso e delle tossine e contribuisce a diminuire il senso di gonfiore e pesantezza.